11–12 Nov 2024
Dipartimento di Fisica e Astronomia - Edificio Marzolo
Europe/Rome timezone

Uso delle lenti a contatto nella gestione dei deficit del campo visivo

12 Nov 2024, 09:15
15m
Aula 7 - edificio B (Dipartimento di Scienze del Farmaco)

Aula 7 - edificio B

Dipartimento di Scienze del Farmaco

Speaker

Dr Laura Donini (Istituto Benigno Zaccagnini, Bologna)

Description

Le lenti oftalmiche prismatiche sono utilizzate dal XX secolo per gestire alcuni casi di ipovisione. Negli ultimissimi anni, l'evoluzione della tecnologia ha permesso di produrre lenti a contatto morbide, RGP e sclerali con un potere prismatico direzionale associato, che si dimostrano sempre più precise e ben tollerate. Le lenti a contatto prismatiche possono essere utilizzate nella gestione dei deficit del campo visivo per migliorare la percezione visiva e la qualità della vita dei pazienti. Deviando la luce verso parti della retina con residuo visivo, migliorano la percezione periferica o centrale che è stata compromessa dalla patologia. Possono quindi aumentare la consapevolezza spaziale e la percezione dell'ambiente circostante, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la capacità di muoversi in sicurezza. Le lenti a contatto, rispetto agli occhiali, offrono un campo visivo più ampio e senza ostruzioni, senza distorsioni causate dai bordi delle lenti. Inoltre, possono essere più confortevoli e meno visibili, apportando un vantaggio estetico e pratico. Un ulteriore e importante vantaggio è la riduzione delle aberrazioni ottiche date dalla lente oftalmica prismatica (ab. cromatica, geometrica, divergenza del raggio, variazione dell'ingrandimento) che possono influire sulla qualità dell'immagine e sulle possibilità di utilizzo del dispositivo in spazialità. Le lenti a contatto prismatiche possono essere utilizzate in combinazione con altri ausili visivi, come occhiali con lenti telescopiche, per migliorare ulteriormente la visione. In conclusione, le lenti a contatto prismatiche rappresentano una soluzione innovativa per la gestione dei deficit del campo visivo, offrendo ai pazienti un'opzione per migliorare la loro visione e qualità della vita. Tuttavia, l'efficacia e l'adattabilità variano da persona a persona, rendendo necessaria una valutazione e una personalizzazione approfondite da parte di un professionista della visione.

Primary author

Dr Laura Donini (Istituto Benigno Zaccagnini, Bologna)

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