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Description
Le disabilità visive (DV) comprendono un’ampia e variegata gamma di condizioni che vanno ben oltre la semplice perdita di acuità visiva: queste possono variare da una perdita della vista parziale, fino alla cecità totale. L’eziologia è estremamente diversificata e annovera molteplici cause, tra cui malattie, traumi, condizioni degenerative congenite o legate all’invecchiamento. Le disabilità visive possono manifestarsi come difficoltà nella messa a fuoco, nella percezione dei colori, nella visione periferica o centrale, o nella capacità di distinguere forme e dettagli. Queste condizioni possono avere un impatto significativo sulla qualità del quotidiano, nonchè sul benessere mentale delle persone affette. Garantire l’accessibilità di arte e cultura alle persone con DV risulta fondamentale, sia come diritto dell’individuo, che come fattore preventivo contro l’insorgenza di comorbidità, quali depressione e disturbi dell’ansia.
E’ stata condotta un’indagine conoscitiva mediante redazione di un questionario originale per la profilazione di caratteristiche, esigenze, preferenze, criticità dei potenziali visitatori con DV. Il questionario è stato validato tramite somministrazione agli studenti con DV, immatricolati per l’A.A. 2023-2024 presso l’Università degli Studi di Padova. Il questionario è composto da 6 macrosezioni distinte: profilazione demo-anagrafica, caratterizzazione della DV, tipologia museale preferita, accessibilità dei percorsi museali, accessibilità delle opere esposte, esperienze pregresse.
Hanno risposto al questionario 11 studenti (sesso: M 33%, F 67%; età: 21-30 89%, >50 11%; corso di studi: area umanistica 67%, scienze sociali 33%) con diverse tipologie di DV (cecità parziale/totale 44%, ipovisione 44%, glaucoma 11%). Hanno tutti manifestato interesse circa la possibilità di vistare diverse tipologie di musei (museo d’arte/archeologico 100%; museo scientifico/tecnologico 56%; giardino botanico 56%), con preferenza per affrontare il percorso di visita accompagnati (78%), piuttosto che in gruppo (22%) o da soli (0%). Le difficoltà esperite riguardano: struttura del percorso di visita e presenza di barriere, difficoltà nell’orientamento, rumore, presenza di altri visitatori. Emergono come ugualmente preferite le modalità di esplorazione del museo in completa autonomia (e.g. tramite app dello smartphone) o con accompagnamento del personale museale. E’ stato rilevato un forte interesse nei confronti di modellini tattili ed allestimenti che propongano una contestualizzazione multisensoriale dell’opera, unitamente ad un maggior impiego di audiodescrizioni dedicate. Poco diffuso (e conosciuto) l’impiego di immagini/repliche ad alto contrasto. Sul fronte delle didascalie, è emersa la frequente inesattezza di quelle in Braille e la poca accessibilità di quelle testuali (i.e. font e grandezza non idonei, troppo testo per visitatori con DV). Per quanto riguardi gli ambiti di miglioramento prioritari, relativi al percorso di visita, si individuano: allestimento spaziale dei percorsi (55%); illuminazione, accuratezza dei modellini tattili, informatività e funzionamento audioguide (33%); formazione del personale museale (33%); qualità delle didascalie (22%).
I risultati preliminari suggeriscono che l'integrazione di soluzioni espositive multisensoriali e tecnologiche potrebbe migliorare significativamente l'esperienza museale per le persone con DV, aumentando al contempo il livello di autonomia esplorativa. L’indagine, inoltre, suggerisce la necessità di formare adeguatamente il personale museale sul tema delle DV. Alla luce dei risultati di quest’indagine pilota, si conferma come l’approccio di co-progettazione resti strumento irrinunciabile per l’implementazione di percorsi museali accessibili, fruibili e arricchenti.