SERGIO CANAZZA (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione - DEI)
IL NUOVO (?) MUSICISTA: UN INTRECCIO TRA SCIENZA E MUSICA, DALL'OSCILLATORE ELETTRONICO ALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il ciclo musica - ricerca scientifica - tecnologia ha le sue radici in due diverse fonti: quella antichissima della matematica e delle scienze naturali, e quella più recente dell’ingegneria dell’informazione.
La rapida evoluzione conosciuta dai calcolatori elettronici nella seconda metà del secolo scorso porta a ridurre il tempo necessario per l’elaborazione dei suoni a un intervallo impercettibile, consentendo di recuperare il rapporto interprete–strumento musicale (informatico, in questo caso) e reintroducendo quindi la causalità tra gesto e suono tipica del musicista con il suo strumento (che si era persa all’epoca della musica elettronica di ricerca, tra gli anni quaranta e sessanta del Novecento. Questa evoluzione permette di integrare il computer negli organici tradizionali, mescolando il suono degli strumenti meccanici con elaborazioni sonore generate sul momento: nasce la figura dell’interprete del live-electronics. Questo nuovo musicista, che spesso comprende in se la professionalità dell’ingegnere con profonde competenze nell’ambito musicale, è in grado di controllare i singoli processi di sintesi di elaborazione del suono a un livello più astratto di quello raggiungibile con gli equipaggiamenti elettrofoni degli anni sessanta. Così come un pilota d’aereo manovra dalla sua plancia – durante il volo – tutti gli equipaggiamenti (meccanici ed elettronici) del velivolo e come il direttore d’orchestra controlla mediante la gestualità – durante il concerto – l’esecuzione dei diversi musicisti, così l’interprete di live-electronics elabora mediante calcolatori elettronici appositamente programmati e interfacce uomo-macchina più o meno evolute – durante la performance – il segnale audio prodotto dagli altri musicisti.
Il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova ha rivestito un ruolo pionieristico in questo campo collaborando con i compositori alla realizzazione delle grandi opere di Nuova Musica del Novecento. Ancora oggi il CSC è uno dei riferimenti mondiali, avendo realizzato opere basate sull’AI. Sta in particolare contribuendo al riallestimento dell’opera "Prometeo. Tragedia dell’ascolto” del grande compositore veneziano Luigi Nono, che andrà in scena dal 26 al 29 gennaio 2024 nella Chiesa di San Lorenzo, ora Ocean Space / TBA21–Academy, dove si tenne la prima esecuzione.
I martedì sono organizzati in collaborazione con INFN Sezione di Padova.
Iscrizioni: https://indico.dfa.unipd.it/event/969/registrations/144/
Link YOUTUBE https://unipd.link/AulaRostagniUniPadovaDFA
Tutti gli eventi del martedì al museo sono raccolti qui.
SOFIA TALAS